L’estetica giapponese difende la bellezza dell’imperfezione attraverso composizioni minimaliste e oggetti rustici che apportano armonia, moderazione ed equilibrio agli spazi. I materiali principali di questa corrente estetica e filosofica sono la ceramica, la canapa, il lino, il vimini, la pietra o il vetro.

Secondo i principi del “nulla è eterno, né permanente né completo”, questa estetica giapponese è in relazione con la filosofia Zen che ricerca l’equilibrio e l’armonia nelle cose essenziali. Eliminare ciò che è superfluo o ripetitivo e quindi tornare all’essenza. Questo è il motto difeso dalla decorazione Wabi-Sabi attraverso materiali naturali, colori terrosi o sabbiosi e forme asimmetriche.

Nella decorazione wabi-sabi la natura acquista un’importanza particolare. La pietra, il legno antico o i fiori ricercano la quiete e il benessere attraverso l’umiltà e la moderazione estetica. L’ordine e l’armonia sono raggiunti a partire dal disordine. Una contraddizione poetica che rende gli spazi interni più salubri e sostenibili con legni che fuggono da vernici aggressive o tessuti privi di composti chimici. Tutto in continua evoluzione, come la vita stessa.

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